Ci ho messo oltre dieci anni a scrivere questo romanzo. Il primo nucleo è del 2010. Il testo è rimasto fermo per molto tempo, finché verso la fine del 2018 l’ho ripreso in mano e, a più tratti, l’ho portato avanti terminandolo a inizio del 2021. Negli ultimi 12 mesi ha partecipato a diversi concorsi che avevano per premio la pubblicazione e, pur non avendo vinto, sono particolarmente contento del percorso nell’ambito di IoScrittore 2021 (organizzato dal gruppo Mauri Spagnol). Nonostante il romanzo non sia poi entrato tra i finalisti, i giudizi dei 10 lettori erano infatti tutti piuttosto positivi e, soprattutto, scorgevo in essi quanto deliberatamente avevo inserito nel romanzo, per esempio una certa “freddezza del narratore”. Sebbene gli eventi narrati siano duri, non c’è una presa di posizione, non esiste un parteggiamento esplicito: il tono si mantiene volutamente neutro e distaccato.

Ho quindi deciso di pubblicarlo ricorrendo ad Amazon KDP, come già avvenuto per la raccolta di racconti Non è vero che i bambini non si innamorano (2021). Ero rimasto soddisfatto della precedente esperienza (dati di vendita forniti in tempo reale, royalties versate con regolarità mensile tanto per dirne due, cose che tanti editori minori non garantiscono) e così ho pensato di continuare su questa strada, sfruttando l’occasione del premio Amazon Storyteller 2022 che mette in palio una somma considerevole per i vincitori (ma per partecipare al concorso i testi devono essere in esclusiva su Amazon KDP). Sulla validità del self publishing mi sono già espresso: ritengo che questa sia una risorsa assolutamente utile nel XXI secolo per gli scrittori, a meno di non riuscire a pubblicare con una major (e sappiamo quanto ciò sia poco probabile). Credo pure che i miei lavori sfatino più di un luogo comune sul tema: le copertine sono esteticamente piacevoli e hanno poco o nulla da invidiare a quelle “professionali”; anche la cura editoriale è particolarmente attenta: prima di diventare insegnante, ho lavorato per anni nell’editoria.

Questa è una storia che non poteva essere lasciata nel cassetto, perché è ispirata a una vicenda reale che sentivo il dovere di raccontare; forse per questo ci ho messo tanto a scriverla, occorreva una giusta distanza temporale. Siamo nel primo decennio del secolo. Michele e Samir sono compagni di scuola alle medie a Torino, in un quartiere periferico e popolare: Borgo Vittoria; il primo è italiano, il secondo egiziano. Hanno in comune professori e compagni di classe, ma anche una storia di differenti violenze familiari. Michele subisce la violenza della noncuranza, dell’abbandono affettivo, della separazione tra i genitori; vorrebbe raggiungere il padre, che si è rifatto una vita altrove, e per il quale è come se non esistesse. Samir è vittima di una cultura per la quale l’educazione si fa con le percosse e l’umiliazione; il padre fa sposare a forza la figlia, non appena compie sedici anni; malmena la moglie per i suoi timidi tentativi di emancipazione. Se nemmeno gli adulti di riferimento sono figure attendibili, cosa resta ai minori se non la fuga? Proveranno a cambiare il loro destino, cercando di scappare, riuscendoci solo in parte. A legare le due storie, la loro insegnante di italiano, che non si rassegna ai destini già scritti e prova a fare ciò che gli altri non fanno: esserci, consigliare. Per il tuo bene è un romanzo che parla della sofferenza che gli adulti infliggono ai ragazzi, ma anche un romanzo sulla famiglia e sulla scuola. Su quanto possa essere doloroso crescere. L’ho scritto pensando che potesse essere apprezzato da genitori, insegnanti e studenti: adesso è di tutti.

In esclusiva su Amazon: formato Kindle (3,49 €) | formato tascabile (9,99 €) | copertina rigida (16,99 €)

In quanto inserito nel programma Amazon KDP, il volume può essere letto gratuitamente dagli aderenti a Kindle Unlimited.

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